nuc

lunedì 27 febbraio 2012

A RISCHIO LA GESTIONE MODELLO DEI RIFIUTI DI PONTE DELLE ALPI







A RISCHIO LA GESTIONE MODELLO DEI RIFIUTI DI PONTE DELLE ALPI


A rischio il modello Ponte nelle Alpi (BL)|


Duecentomila italiani hanno conosciuto Ponte delle Alpi (8500 abitanti) visitando la mostra “Stazione Futuro” alle Officine Grandi Riparazioni di Torino. La mostra, allestita per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, celebrava questa cittadina veneta tra le realtà più innovative del paese, grazie alle straordinarie performance nella gestione dei rifiuti.

Vincitore negli ultimi due anni del premio di Legambiente “Comune più riciclone d’Italia”, Ponte delle Alpi vanta una serie di record: raccolta differenziata porta a porta all’89% contro il 30% della media italiana, riduzione della produzione di rifiuti da discarica (quattro volte meno che in Italia) e delle tariffe per i cittadini (160 euro a famiglia contro 240 euro di media nazionale).

Record ottenuti in soli quattro anni. Nel 2007, infatti, la giunta decide di gestire i rifiuti in proprio, creando una società ad hoc, la Ponte Servizi Srl, per avviare la raccolta porta a porta. Ma senza sprechi: niente consiglio di amministrazione, dipendenti spostati da altri uffici comunali, costi ridotti all’osso, esperti senza casacche politiche nei ruoli chiave. Risultato: differenziata quadruplicata, riduzione dei rifiuti prodotti (-91%) e delle tariffe (-15%), bilanci in utile.

Oggi Ponte delle Alpi viene considerato un esempio da copiare non solo nell’Italia delle eterne emergenze rifiuti, ma anche in Europa. Nei giorni scorsi l’assessore all’ambiente Ezio Orzes è stato convocato a Bruxelles per illustrare le caratteristiche del “modello Ponte delle Alpi”, che l’Unione Europea vuole utilizzare per promuovere “pratiche virtuose” nella gestione dei rifiuti.

Sarebbe una bella storia italiana, se negli stessi giorni il decreto “CrescItalia” del governo Monti non contenesse una norma che seppellisce il “modello” tanto celebrato e studiato in Italia e all’estero. La norma obbliga i Comuni, anche quelli virtuosi (perfino quelli più virtuosi dei tedeschi!) a chiudere le proprie società di gestione e a bandire una gara per l’affidamento del servizio ai privati.

“Le regole sugli appalti premiano i soggetti che azzardano il massimo ribasso con logiche di dumping, servizi peggiori e manodopera mal pagata, salvo poi aprire contenzioni con gli enti locali e alzare i prezzi. Una follia”, spiega l’assessore Orzes, che insieme ad altre decine di comuni veneti, che gestiscono i rifiuti di 1,2 milioni di persone con ottimi risultati, ha scritto una lettera al premier Mario Monti proponendo un semplice emendamento: obbligo di affidamento all’esterno dei servizi pubblici per i Comuni spreconi e inefficienti, mentre chi ha una gestione efficiente (bilanci in utile, investimenti nel servizio, tariffe basse, rispetto dei parametri ambientali di eccellenza) può continuare a fare da solo. Cosa che peraltro fanno anche in Germania (il 35% dei lavoratori del settore sono in aziende pubbliche), Francia (12%), Svezia (35%).

Nel settore ambientale, la Germania ha 1336 società pubbliche, l’Italia solo 512. Ha senso chiudere le migliori?Sulla loro proposta i Comuni virtuosi hanno chiesto adesioni nel mondo politico e intellettuale. Non c’è molto tempo per evitare che Ponte delle Alpi si trasformi da “Stazione Futuro” a “Stazione Passato”.



(Tratto da la Stampa.it)

sabato 25 febbraio 2012

IL 3 GIUGNO SI VOTA







COMITATO PROMOTORE PER IL REFERENDUM CACCIA IN PIEMONTE

Referendum sulla caccia: si voterà il 3 Giugno

Torino, 23 febbraio 2012
Comunicato stampa (con preghiera di diffusione)

IL 3 GIUGNO SI VOTERÀ PER IL REFERENDUM REGIONALE SULLA CACCIA

Ora è ufficiale: il prossimo 3 giugno, gli elettori piemontesi potranno esprimere il loro parere sulla caccia.
La Giunta Regionale ha infatti approvato ieri un Decreto del suo Presidente, il quale, in ottemperanza a quanto imposto dal TAR del Piemonte, dà l’avvio alle procedure di indizione del referendum.
Finalmente si conclude una battaglia legale durata un quarto di secolo: sono infatti trascorsi 25 anni da quando vennero raccolte 60.000 firme di elettori piemontesi in calce alla richiesta di un referendum abrogativo di parte della legislazione regionale sulla caccia. Il quesito prevede la riduzione delle specie cacciabili a quattro (cinghiale, lepre, minilepre e fagiano), il divieto di caccia la domenica e su terreno coperta da neve e la limitazione dei privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie, le ex riserve private di caccia.
La Regione, in tutti questi anni, non ha mai consentito lo svolgimento del referendum, con motivazioni spesso pretestuose ed illegittime, ma non ha più potuto opporsi alla sentenza della Corte di Appello di Torino di fine 2010, confermata più recentemente dal TAR Piemonte.
La scelta della data suscita però non poche perplessità: il Comitato Promotore aveva infatti chiesto che il referendum venisse accorpato alle prossime elezioni amministrative, che si svolgeranno in numerosi Comuni del Piemonte il prossimo 6 maggio: in tal modo sarebbe stato possibile risparmiare una parte consistente delle risorse pubbliche destinate all’effettuazione del referendum. La Giunta Regionale, invece, ha ritenuto di agire diversamente, adducendo problemi di carattere tecnico che in realtà si sarebbero potuti risolvere facilmente.
Il Comitato Promotore auspica che La Regione provveda ora a diffondere in modo capillare ed efficace l’informazione relativa al referendum. L’obiettivo del fronte venatorio e di numerose forze politiche è infatti quello di rendere nulli gli effetti del referendum a seguito del mancato raggiungimento del quorum dei votanti.
“Tale ipotesi rappresenterebbe però una sconfitta non tanto e non solo del fronte ambientalista ed animalista – affermano Piero Belletti e Roberto Piana del Comitato Promotore del Referendum – quanto soprattutto della democrazia e della partecipazione”
.
“Auspichiamo almeno – concludono gli ambientalisti – che, in attesa dell’esito del referendum, la Regione blocchi i lavori volti a modificare l’attuale legge sulla caccia. Modifiche che vanno in senso esattamente opposto alle richieste referendarie, prevedendo l’aumento del numero di specie cacciabili, il prolungamento della stagione venatoria, la caccia con l’arco e quella a specie di uccelli protette a livello comunitario.”


Per il Comitato Promotore del Referendum sulla Caccia
(Piero Belletti e Roberto Piana)

tutte le info sul referendum: http://www.referendumcaccia.it

lunedì 20 febbraio 2012

FINANZA SPECULATIVA E FINANZA ETICA



Incontro Eco...logico


Mercoledì 21 Marzo 2012
Hotel Il CHIOSTRO – Verbania Intra - ore 21,00

FINANZA SPECULATIVA E FINANZA ETICA

Per Vederci Chiaro nella Nebbia della Finanza.


Relatore: FABIO SILVA

presidente della vigilanza della Banca Popolare Etica

vicepresidente della società popolare etica svizzera

venerdì 17 febbraio 2012

grande e partecipatissima serata sul tema ALIMENTAZIONE E SALUTE col dr. Valdo Vaccaro



Grande e partecipatissima serata sul tema ALIMENTAZIONE E SALUTE col dr. Valdo Vaccaro.

Grazie ancora agli organizzatori, ai partecipanti e al relatore.

A questo collegamento il video del breve servizio di VCO Sat: http://www.netwelink.it/vcosat/index.php?option=com_content&task=view&id=16224&Itemid=2.

Gli Incontri Eco...logici proseguiranno Merc. 21 Marzo, nuovamente presso il Chiostro a Verbania Intra con FINANZA SPECULATIVA E FINANZA ETICA.

-------------------------------------------------------------------------------------

Ricordiamo che è possibile iscriversi alla Federazione [Quota giovani (fino a 26 anni) - €. 15]: direttamente prima e dopo i nostri Incontri eco...logici, comodamente on - line ( http://www.verdi.it/tesseramento.html ), o tramite il nostro Tesoriere Angelo, anche con versamento sul C. / c. p. Grazie.


-------------------------------------------------------------------------------------

(Post parzialmente rettificato il 20-2-2012)

martedì 7 febbraio 2012

programma dei prossimi Incontri eco...logici



Dopo l'interessante riunione d'ieri, con la gradita partecipazione del Sindaco di Venaus Nilo Durbiano, il quale è entrato recentemente nella Costituente Ecologista, pubblichiamo il programma dei prossimi Incontri eco...logici:

Mercoledì 15 febbraio 2012 – Hotel Il CHIOSTRO ore 21

ALIMENTAZIONE NATURALE

relatore: VALDO VACCARO


Mercoledì 21 Marzo 2012 - Hotel Il CHIOSTRO ore 21

FINANZA SPECULATIVA E FINANZA ETICA


SABATO 31 Marzo 2012 - LIBRERIA UBIK OMEGNA ore 16

CONOSCERE LA NATUROPATIA

relatore: SIMONE IANNONE


Mercoledì 18 Aprile 2012 - Hotel Il CHIOSTRO ore 21

ASSOCIAZIONE LIBERA: LE TERRE CONFISCATE ALLE MAFIE


Mercoledì 23 Maggio 2012 - Hotel IL CHIOSTRO ore 21

LA DECRESCITA

relatore Paolo Rizzi


Mercoledì 26 Settembre 2012 - Hotel IL CHIOSTRO ore 21

IRIDOLOGIA, LA SALUTE INTERPRETATA ATTRAVERSO L'IRIDE.

relatore: SIMONE IANNONE


OTTOBRE 2012 - Circolo ARCI IL BADULERIO Domodossola

ALLATTAMENTO E SALUTE

LAURA CASTELLARIN


-------------------------------------------------------------------------------------

L'Incontro di Mercoledì 15, come già pubblicato nel precedente Post, sarà preceduto da una cena Vegana che si terrà alle ore 19 presso l'Hotel il CHIOSTRO, sede dell'Incontro (costo €. 20).
Per prenotazioni telefonare o comunicarlo all'indirizzo e.-mail caruso.paolo@tin.it

-------------------------------------------------------------------------------------

Sono riaperte anche le adesioni, direttamente dal nostro Tesoriere (subito prima degli Incontri), o comodamente on - line nell'apposita sez. del sito della Federazione nazionale