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martedì 10 aprile 2012

MAFIE E ILLEGALITÀ, QUALE SITUAZIONE NAZIONALE E LOCALE




INCONTRI ECO…LOGICI 2012

Parliamone insieme…


Mercoledì 18 aprile 2012 ore 21,00
Hotel Il CHIOSTRO – Verbania Intra

MAFIE E ILLEGALITÀ, QUALE SITUAZIONE NAZIONALE E LOCALE

Relatori:
EUGENIO BONOLIS E GIULIA RODARI

referenti del Presidio Giorgio Ambrosoli di Libera Verbania.
Il Presidio Giorgio Ambrosoli nasce nel 2007 come esperienza di Libera sul territorio del VCO. “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è un’associazione che si occupa a livello nazionale di antimafia sociale, fondata e guidata da don Luigi Ciotti. Libera nasce nel 1995, all’indomani del Maxiprocesso e di Mani Pulite, con una grande mobilitazione a cui aderiscono moltissime associazioni; il primo risultato ottenuto è l’approvazione della legge per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie attraverso la raccolta di 1.500.000 di firme. L’obiettivo è quello di liberare l’Italia dalle mafie attraverso una sensibilizzazione continua dei territori, partendo dal lavoro nei beni confiscati per approdare alla formazione nelle scuole. Nel 2005 vengono creati i presidi, gruppi di persone attivi sui territori che garantiscono presenza costante, lavoro continuativo e formazione approfondita. Il presidio del VCO fa parte del coordinamento regionale di LIBERA Piemonte e di “Salvagente”, una rete che si occupa della difesa popolare nonviolenta delle persone a rischio; è composto da una trentina di studenti delle scuole superiori e dell’università che si pone il principale obiettivo di sensibilizzare la provincia del Verbano-Cusio-Ossola sui temi riguardanti la criminalità organizzata, in particolare concentrandosi sulle problematiche del nord Italia e del Piemonte e fornendo lo strumento dell’antimafia sociale come metodo di contrasto alle mafie.

L’impegno di Libera del VCO è dedicato a Giorgio Ambrosoli, e la scelta non è casuale: il commissario liquidatore dell’impero di Sindona, voluto nel 1974 per le sue doti e poi ostacolato in ogni modo perché cercava di svolgere il suo lavoro in linea con valori etici e morali, era solito trascorrere le vacanze nella zona di Ghiffa. Ambrosoli accetta l’incarico e un anno dopo scriverà: “E’ indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il Paese.”. Dopo i primi tentativi di corruzione, l’avvocato viene esplicitamente minacciato, finché non viene ucciso l’11 luglio 1979. Il killer si chiama William Joseph Aricò, e il mandante viene identificato proprio in Michele Sindona.

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Ricordiamo che è possibile iscriversi alla Federazione [Quota giovani (fino a 26 anni) - €. 15]: direttamente prima e dopo i nostri Incontri eco...logici, comodamente on - line ( http://www.verdi.it/tesseramento.html ), o tramite il nostro Tesoriere Angelo, anche con versamento sul C. / c. p. Grazie.


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